Ultimamente mi sono sentita molto felice, molto più di quanto lo sia stata negli ultimi quattro o cinque anni, a dire il vero.
Ho provato delle sensazioni intense, che non avevo mai provato. Ho sentito di non essere invisibile, per una volta.
Ma una volta che tutte queste emozioni si sono placate - e questo è successo soltanto dopo che ci siamo visti e che ho avuto modo di constatare che stava succedendo tutto veramente, e stava succedendo proprio a me - mi sono resa conto che non ho nulla fra le mani, che probabilmente tutta questa felicità l'ho provata soltanto io e che non so se avrò modo di provarla ancora in questo modo.
Mi sto aggrappando a un sogno, a una speranza. Vorrei che si realizzasse, lo desidero davvero con tutto il cuore, ma non posso avere la certezza che sia così.
Nelle ultime settimane, o forse negli ultimi mesi, ho dovuto rinunciare a molte cose, alcune piuttosto sbagliate, perché ritenevo che non fosse giusto provare qualcosa che in realtà non volevo fino in fondo. Mi sono tirata indietro in numerose occasioni, ho lasciato andar via e ho allontanato persone che volevano starmi accanto, per diversi motivi.
Mi sto privando della possibilità di andare avanti con la mia vita e di fare esperienze nuove, soltanto perché mi sono messa in testa quest'idea folle, che ormai non mi sembra neanche più così certa, che quasi sicuramente non è corrisposta.
Vorrei soltanto baciare labbra dalle quali non devo scappare.
Non voglio sentirmi in colpa per qualcosa che fondamentalmente non è sbagliato, ma nel mio cervello lo è. Non voglio passare altri mesi nella più totale solitudine, per mantenere un rigore e una fedeltà nei confronti di qualcuno che magari non si aspetta nulla da me. Che non vuole nulla da me.
All'inizio mi sono sentita importante, poi è tutto cambiato e io ho smesso di capire cosa stesse succedendo. Non lo capisco tutt'ora.
Quelle poche certezze che avevo, o che credevo di avere, sono state mandate all'aria da una persona che sosteneva di volermi rendere felice ma in realtà non faceva altro che pensare a se stessa. Con una cattiveria e una falsità mai viste prima d'ora, ha provato a ferirmi, a rendermi vulnerabile, a manipolarmi. E nonostante la rabbia iniziale, che mi ha permesso di allontanarla da me, ora mi sento come voleva che mi sentissi. Insicura.
Vorrei soltanto offrire il mio amore a qualcuno. Anzi, non a qualcuno, perché chiunque potrebbe essere qualcuno. Vorrei offrirlo a lui, vorrei che lo volesse quanto me.
Non so cosa voglia, non so cosa pensi, non so che intenzioni abbia. So solo che vorrei che le mie labbra incontrassero le sue, perché so che soltanto le sue riuscirebbero a tenermi ferma al mio posto, senza farmi venire voglia di allontanarmi, di scappare.
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